Pneumatico senza camera d’aria: pro e contro
Lo pneumatico senza camera d’aria, o tubeless, non ha una struttura esterna e una camera d’aria interna che trattiene l’aria, ma solo una struttura esterna. Per fare in modo che la struttura esterna sia abbastanza resistente, non è più sufficiente una semplice copertura in gomma ma deve essere rinforzata da alcune trame in acciaio o altri materiali. Condizione indispensabile è l’aderenza con i cerchi in lega , che deve essere massima, perché è proprio quello il punto più delicato da cui l’aria tende ad uscire.
Pneumatici tubeless cosa sono
Cos’è lo pneumatico senza camera d’aria? Una gomma di questo tipo non presenta la classica camera d’aria interna che viene gonfiata, ma è costituita da diversi elementi, i principali sono il battistrada e la carcassa. Il battistrada è la parte in vista e che si trova a diretto contatto con l’asfalto, presenta le scanalature studiate per disperdere l’acqua presente sul terreno. La carcassa è invece la parte più resistente della gomma, deve porre resistenza soprattutto alla pressione dell’aria all’interno, è formata da un intreccio di fili di nylon e quindi riesce a supportare le varie forze interne ma anche esterne.
Pneumatici tubeless o camera d’aria
Nel momento in cui bisogna cambiare le gomme alla propria auto, conviene equipaggiare il proprio veicolo con uno pneumatico senza camera d’aria oppure è ancora presto per affidarsi a questa nuova tecnologia? I vantaggi di questa tipologia di pneumatici risiedono nel minor consumo fisico e strutturale della gomma, così come nella sua maggiore affidabilità in caso di foratura: la velocità con cui l’aria fuoriesce è minore rispetto ai classici pneumatici con camera d’aria. Esistono, però, anche dei contro. Il rischio di fuoriuscita d’aria è maggiore, a causa del danneggiamento del cerchio, di uno scorretto montaggio oppure per colpa di un urto violento contro una qualsiasi superficie. Proprio a causa di questi rischi, ad esempio, i fuoristrada sono di solito dotati di pneumatici con camera d’aria, che offrono una maggiore protezione in caso di urti.
Pneumatici tubeless e camera d’aria: differenze
Per capire quale soluzione scegliere è importante considerare le differenze tra pneumatici tubeless e con camera d’aria, due tecnologie completamente diverse tra loro. Le gomme con camera d’aria interna rappresentano senza dubbio un’opzione più pratica e funzionale, infatti in caso di foratura sono semplici da riparare, basta rivolgersi a un gommista per far sistemare lo pneumatico.
In presenza di buchi di piccole dimensioni il danno si risolve facilmente, altrimenti basta estrarre la camera d’aria rovinata e sostituirla con una nuova. Queste gomme però subiscono un rapido calo della pressione interna, quindi in seguito alla foratura si ha a disposizione pochissimo tempo per trovare un’officina attrezzata, oppure non rimane che fermarsi e cambiare lo pneumatico da soli montando il ruotino di scorta.
Le gomme tubeless, invece, costituiscono un’evoluzione rispetto ai modelli tradizionali, in quanto permettono di mantenere la pressione più a lungo dopo una foratura, con la possibilità di percorrere diversi chilometri e raggiungere così il gommista più vicino o un’area di sosta sicura. Tuttavia questi pneumatici sono più costosi, inoltre sono meno resistenti nella guida su terreni sterrati e superfici particolarmente irregolari e accidentate.
Pneumatici tubeless riparazione
Anche lo pneumatico senza camera d’aria è soggetto a foratura e rottura, ma con un apposito kit di riparazione è possibile procedere alla sua riparazione. Per prima cosa bisogna individuare la causa della rottura, facendo girare lentamente la ruota e osservandola bene. Il “colpevole” può essere un chiodo, per cui è opportuna la sua estrazione con un paio di pinze. Una volta rimosso, è necessario richiudere il foro con il mastice in dotazione del kit di riparazione. La riparazione vera e propria inizia con l’applicazione della toppa fornita dal kit, che consiste in una striscia di gomma da agganciare ad un piccolo uncino. Essa deve venire ricoperta di una buona dose di mastice, da applicare anche intorno al foro. In seguito, è necessario esercitare una buona pressione, spingendo la toppa all’interno del foro, assicurandosi che sia ben inserita. L’ultima fase consiste nell’estrarre l’uncino, per poi fare fuoriuscire la toppa di qualche centimetro. Questo kit di riparazione consente di recarsi al più vicino gommista che provvederà a valutare il danno e a consigliare l’operazione più indicata, la sostituzione o la riparazione professionale dello pneumatico.